Dal bronzo al marmo, fino alla ceramica smaltata, le sculture erano spesso utilizzate a scopo decorativo e ornamentale. Tra gli esempi più significativi:
Dove trovarli: collezione oggetti di vita quotidiana dall’area vesuviana
Questi dipinti murali sono stati letteralmente staccati dalle pareti delle loro case originarie e trasferiti al museo. Alcuni di questi affreschi sono stati accuratamente restaurati sotto la guida di esperti per garantire la conservazione e la valorizzazione dei toni e dei pigmenti originali. Eccone alcuni:
Dove trovarli: collezione affreschi
Realizzati con minuscoli pezzi di vetro disposti simmetricamente (tessere), i mosaici erano una decorazione pavimentale comune nelle sontuose case di Pompei ed Ercolano. I temi della conquista, della mitologia e delle figure di animali erano comuni in questo periodo. Molti mosaici del Museo di Napoli provengono dalla Casa del Fauno di Pompei, una delle residenze più sfarzose del sito. Da non perdere:
Dove trovarli: collezione mosaici
Un'intera collezione è dedicata all'esposizione di circa 250 artefatti erotici provenienti da Pompei ed Ercolano. Gli affreschi provengono da case e bordelli, insieme ad alcune installazioni di epoca pre-romana. A causa del suo contenuto scabroso, questa particolare sala era spesso inaccessibile al pubblico per evitare di suscitare il fervore o la censura da parte dell'opinione pubblica. Dal 2000 la collezione è stata riaperta al grande pubblico. Ecco cosa puoi trovarci:
Sarebbe inopportuno parlare solo di Pompei e tralasciare Ercolano. Avendo affrontato in egual misura (se non di più) la furia del Vesuvio nel 79 d.C., molti affreschi, sculture e altri oggetti decorativi del museo provengono da ricche case di Ercolano.
Ecco un elenco di oggetti provenienti da Ercolano, da non perdere durante la visita:
La Villa dei Papiri era un'enorme casa di Ercolano. Dalle sue rovine sono emersi più di 1.000 rotoli che, sebbene per la maggior parte non ancora decifrati, hanno rivelato intuizioni critiche sulle occupazioni letterarie e filosofiche dell'epoca. Oltre a questi preziosi rotoli, la villa ospitava anche una collezione regale di statue in bronzo e marmo che decorano l'atrio (spazio all'aperto con un lucernario circondato da un edificio) e il peristilio (portico continuo incorniciato da colonne in un cortile). In esposizione trovi i seguenti oggetti:
Molti dei reperti degli scavi di Pompei, Ercolano e della zona circostante furono portati nella residenza privata della famiglia reale dei Borbone. Questi oggetti vennero poi esposti nel Museo Reale, prima che questo venisse acquisito dallo Stato italiano unificato e nazionalizzato. Di conseguenza, la collezione pompeiana è passata dal privato al pubblico per diventare ciò che è oggi.
No, solo gli oggetti che facevano parte della collezione borbonica e quelli che dovevano essere salvati dal disuso e dal degrado. Nel sito archeologico di Pompei si trovano ancora oggi molti affreschi, mosaici e altri oggetti, anche se molti sono stati restaurati e ristrutturati.
Il Gabinetto Segreto, che contiene oggetti erotici (in passato definiti pornografici) provenienti da Pompei ed Ercolano, soprattutto da case e bordelli. La collezione comprende circa 250 oggetti, tra cui simboli fallici, affreschi, sculture e altro.
Sì, qui trovi oggetti pronvenienti da Ercolano, Oplonti, Boscoreale e Stabia. Ad esempio, un'intera collezione è dedicata all'ercolana Villa dei Papiri.
Ti consigliamo di visitare Pompei, visto che si trova a solo una mezz'ora in auto, e ammirarne le rovine: avrai maggiore contesto sullo scopo per cui venivano utilizzati gli oggetti, la loro storia, le circostanze in cui sono stati creati e molto altro.